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Blocco alle materie prime. Confcooperative Fedagripesca Piemonte lancia l’allarme

Blocco alle materie prime. Confcooperative Fedagripesca Piemonte lancia l’allarme
Morello: "Oltre alla terribile crisi umanitaria sotto gli occhi di tutti, il blocco delle materie prime sta soffiando su un fuoco che da mesi divampa nel nostro settore."

Categorie: Primo PianoDalle Federazioni

Tags: Piemonte,   Fedagripesca

Confcooperative Fedagripesca Piemonte ribadisce la propria preoccupazione per la situazione critica che l’intera filiera agroalimentare sta vivendo in questi giorni. Il sistema agricolo regionale, già stressato dai cambiamenti climatici e dai rincari ai costi di produzione e trasformazione, si trova a dover affrontare il blocco dell’invio delle materie prime dall’est-Europa, causato dal conflitto e dalla crisi umanitaria in Ucraina.

Se i primi effetti dell’emergenza sono già evidenti ai consumatori, in crisi è oggi la sostenibilità economica dell’intera filiera, che rischia una completa paralisi per via di una situazione senza precedenti. Continuano infatti ad aumentare le imprese locali che valutano il blocco di alcune linee di attività a causa dei rincari e dell’assenza di materie prime.

Un comparto già messo alla prova dall’emergenza sanitaria, che ha visto, nonostante tutto, la cooperazione agricola impegnata a lavorare per l’interesse della collettività, continuando a garantire la fornitura dei generi alimentari anche durante i lunghi periodi di chiusure. Sforzi che, tuttavia, rischiano oggi di essere vanificati a causa delle implicazioni dell’emergenza ucraina.

“È necessario anzitutto riconoscere lo stato emergenziale del settore. - ha sottolineato il Presidente di Confcooperative Fedagripesca Piemonte, Roberto Morello, - Oltre alla terribile crisi umanitaria sotto gli occhi di tutti, il blocco delle materie prime sta soffiando su un fuoco che da mesi divampa nel nostro settore. Le nostre cooperative stanno facendo di tutto per mantenere una remunerazione adeguata ai propri soci, ma devono arrivare risposte forti e concrete dal Governo. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo.”

Morello conclude ribadendo come non sia più sufficiente ragionare per “interventi emergenziali”, ma che “il nostro settore agroalimentare ha un disperato bisogno di una rivoluzione nella strategia a medio-lungo termine e di una rinnovata politica per la sostenibilità strutturale. La nostra Associazione sarà sempre a disposizione per dare il proprio contributo sui Tavoli di lavoro, ma serve cambiare passo.”

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