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Il modello cooperativo per fare la differenza. L’Assemblea della Federazione BCC Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria

Il modello cooperativo per fare la differenza. L’Assemblea della Federazione BCC Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria
I temi dall'Assemblea della Federazione BCC Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria, tenutasi il 26 aprile a Torino

Categorie: Le NotizieDalle Federazioni

Tags: BCC,   Assemblea

Si è tenuta, nel corso della giornata di martedì 26 aprile, l’Assemblea annuale dei soci della Federazione BCC Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria. L’incontro, svoltosi presso la Casa della Cooperazione a Torino, sede anche di Confcooperative Piemonte, è stata l’occasione non solo per l’approvazione del bilancio al 31/12/2021, ma anche per affrontare alcuni dei temi fondamentali per il territorio.

Il Presidente della Federazione BCC Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria, Sergio Marro, ha sottolineato la complessità del periodo storico: “Ancora una volta, l’Assemblea cade in un momento particolare. L’anno scorso stavamo uscendo dal periodo più buio della pandemia e, grazie ai vaccini, sembravamo avviati verso una ritrovata normalità. Quest’anno, stiamo vivendo il periodo più cupo da molti decenni a questa parte. L’Europa si ritrova a dover fare i conti con la guerra, con il costo in termini di vite umane e anche con le imprevedibili, ma sicure ricadute economiche. Tra le conseguenze dirette, che i nostri territori stanno già vivendo sulla propria pelle, c’è l’aumento vertiginoso del costo delle materie prime e dell’energia, con conseguente aumento dell’inflazione che, a marzo, è salita al 6,7% a livello nazionale. Alla luce di questa situazione, anche le nostre Banche sono chiamate a nuovi sforzi per conciliare le esigenze di bilancio con quelle di supporto alle famiglie, alle imprese e ai territori che costituiscono il tratto fondamentale della cooperazione di credito nel nostro Paese.”

La Federazione Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria contando su 9 BCC con 228 sportelli, si dimostra infatti ancora oggi un importante pilastro sul territorio. A fine 2021, i soci erano 145.718, con un incremento di 4.670 rispetto al 2020, pari al 3,3%, mentre i dipendenti erano 1.488, in aumento del 3,6% su base annua.

Il Vicepresidente della Federazione BCC regionale, Tino Cornaglia, ha proseguito dichiarando: “Non ci siamo mai dimenticati del territorio, mettendolo al centro di ogni nostro progetto. Il ruolo delle Federazioni locali è sicuramente cambiato. Siamo chiamati a un nuovo ruolo di rappresentanza e di promozione del modello sociale ed economico delle banche cooperative nei confronti dei diversi attori locali, dalle istituzioni alle associazioni di rappresentanza. È proprio nell’unicità del nostro modello che risiede il valore aggiunto che dobbiamo saper dare. Il forte legame con gli ideali cooperativi e l’attenzione alla nostra comunità ci permetterà di continuare a crescere e a fare la differenza.”

Intervenuto da remoto, il Presidente della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo, Augusto Dell’Erba, ha dichiarato: “Siamo di fronte a un periodo di enormi cambiamenti, ma confido nel grande lavoro e nella professionalità di cui la vostra Federazione regionale ha saputo dare dimostrazione. Grazie al lavoro svolto finora, il credito cooperativo vanta un ottimo posizionamento sia a livello nazionale sia a livello regionale. Servirà un confronto costruttivo e continuo tra tutti noi, per fare fronte unito contro gli ostacoli futuri e per saper cogliere la chiamata dai nuovi bisogni della società.”

Il Direttore della Federazione nazionale, Sergio Gatti, ha aggiunto: Il nostro lavoro parte da una base di concretezza, per cui l’analisi continua dei numeri è fondamentale. Oggi i numeri ci danno ragione, e colpisce soprattutto il ritmo della crescita e la media della qualità delle relazioni offerte ai clienti. Ma siamo affacciati su un’incertezza senza confini di tempo, a causa dei tremendi avvenimenti di questi mesi. Le vicende internazionali hanno un peso straordinario anche sui singoli territori, dai prezzi dell’energia alle difficoltà delle nostre filiere. Servirà dimostrare la nostra capacità di stare sul mercato con un modello differente qual è la mutualità bancaria di comunità organizzata in Gruppi bancari cooperativi, a loro volta differenti sia per norma sia per funzione. La mutualità modernamente interpretata è l’innovazione radicata nella storia di cui i territori italiani hanno bisogno.”

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