Domani, martedì 14 giugno 2022, la delegazione delle cooperative di Confcooperative Habitat Piemonte parteciperà a Roma all’Assemblea nazionale della federazione per eleggere il Presidente e il Consiglio nazionale.
In preparazione a questa importante trasferta, il Presidente regionale Alberto Anselmo, eletto lo scorso 6 maggio, ha voluto incontrare al Salone Internazionale del Libro i neo consiglieri regionali e, successivamente, presso la cooperativa Ape Maira, in Valle Maira, i componenti del nuovo settore istituito all’interno della federazione, rappresentato dalle cooperative di comunità. A un anno dall’approvazione della legge da parte del Consiglio Regionale del Piemonte che ne ha riconosciuto ufficialmente l’istituzione, infatti, sono ancora molti gli interrogativi e i passi istituzionali necessari per permettere a queste realtà di crescere e rispondere in maniera strutturata ai bisogni del territorio e della comunità di appartenenza. L'incontro, dunque, ha rappresentato un primo importante confronto con queste realtà, strategiche per la rivitalizzazione dei piccoli borghi e delle aree interne e per rispondere ai bisogni delle comunità e dei territori in cui spesso si registra una mancanza di mezzi e servizi.
“Sono stati due primi incontri ricchi di spunti e riflessioni con le nostre associate - ha dichiarato Anselmo - La storia della nostra cooperazione edilizia, che nasce da lontano, non è mai stata uguale a se stessa ma continua ad avere sempre al centro del proprio agire le persone e le loro comunità di riferimento. Oggi, come emerso anche nell’assemblea regionale della federazione tenutasi il mese scorso, siamo impegnati su tre importanti direzioni: la rigenerazione dei territori, sia urbani che riferiti alle aree interne, l’housing e cohousing sociale che sia in grado di coniugare l’abitare con servizi di welfare e il rilancio delle comunità attraverso le cooperative di comunità. Proprio su questo nuovo ambito, istituito lo scorso anno, si concretizzerà nei prossimi mesi il nostro impegno istituzionale per costruire, insieme agli enti locali, nuovi percorsi di cittadinanza attiva in quei territori spopolati o, come nel caso delle aree urbane, di cittadinanza consapevole finalizzata alla salvaguardia dei beni comuni”.
Anselmo ha poi concluso: “È il tempo che anche la nostra cooperazione si ponga come un attore di responsabilità sociale non solo, come sempre avvenuto, nei confronti dei soci ma anche in relazione all’habitat, al contesto di relazioni in cui i soci stessi vivono. Non è una sfida nuova, è solo un modo diverso di occuparsi di persone e comunità”.