leNOTIZIE

Crisi del welfare in Piemonte. RSA e strutture residenziali al collasso per gli elevati costi energetici

Crisi del welfare in Piemonte. RSA e strutture residenziali al collasso per gli elevati costi energetici

Confcooperative Federsolidarietà e Sanità tra i firmatari dell’Appello rivolto alle Istituzioni per richiedere un immediato intervento a sostegno delle RSA e delle strutture residenziali

Categorie: Primo PianoImmagini Di RappresentanzaDalle Federazioni

Tags: rsa,   Strutture residenziali,   appello

19 associazioni, tra cui Confcooperative Sanità e Confcooperative Federsolidarietà, hanno firmato un appello per chiedere al Governo un sostegno concreto e immediato per le RSA e le strutture residenziali. Senza un intervento rapido da parte delle Istituzioni, centinaia di strutture che offrono servizi residenziali, semiresidenziali e diurni dovranno chiudere, messe a dura prova prima dalla pandemia e oggi dalla crisi energetica.

Proseguire senza aiuti è diventato impossibile. In queste strutture non è possibile abbassare il riscaldamento negli ambienti né effettuare altri risparmi, che andrebbero ad incidere irrimediabilmente sulla qualità dell’assistenza. La spesa per l’energia è una spesa per la salute.

Per garantire i servizi le strutture dovranno adeguare le rette: nei casi in cui le Regioni non vorranno offrire il proprio sostegno, i costi peseranno inevitabilmente sulle spalle delle famiglie, e di conseguenza sui Comuni, che dovranno sostenere le famiglie più bisognose.

Enrico Pesce, Presidente di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte, ha commentato così la situazione: “Facendo nostro l'appello che le 19 Associazioni rivolgono al Governo, Confcooperative Federsolidarietà Piemonte ribadisce con forza la necessità che le Istituzioni, a tutti i livelli, si sensibilizzino e intervengano urgentemente nei diversi ambiti dei servizi della residenzialità. Le realtà che operano in questo settore non sono più in grado di assorbire i costi a loro imputati da un sistema che continua a non comprendere l'importanza di queste attività, dal punto di vista umano, solidale ed economico. Siamo assistendo a un tentativo di scaricare sulle cooperative, sulle famiglie e sugli utenti le inefficienze del sistema. Abbiamo superato il punto di non ritorno.”

Con il rincaro dell’energia nel 2022, le perdite previste per ogni posto letto in RSA e nelle strutture residenziali, come si legge nell’appello, vanno da 10 a 20 euro al giorno. Un rischio che può rivelarsi drammatico per molte realtà del territorio.

Chiusure di strutture e perdite di posti di lavoro sono ormai prossimi e servono interventi efficaci in tempi brevi, senza indugi.

Come sottolineato da Mario Sacco, Presidente di Confcooperative Sanità Piemonte: “Siamo arrivati all’assurdo del rischio di tagli al personale o di chiusura delle strutture, in una crisi che deve trovare soluzione immediata. Le RSA e tutte le figure professionali che lavorano al loro interno svolgono un ruolo fondamentale per le persone più fragili del nostro territorio, in particolare anziani non autosufficienti. Si tratta di strutture insostituibili nella filiera sociosanitaria e che devono essere tutelate e supportate con ogni mezzo possibile.

In Piemonte siamo riusciti a lavorare al fianco della Regione, con un tavolo specifico, e iniziare un percorso di adeguamento delle tariffe. È evidente che il segno lasciato dalla pandemia e, in questi ultimi tempi, dai rincari energetici rischia di compromettere la sopravvivenza di queste strutture.”

Il tuo nome
Il tuo indirizzo e-mail
Oggetto
Inserisci il tuo messaggio ...
x