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Il 20 febbraio la presentazione del libro “In azione contro il Covid – Storie di cura e resilienza”

Il 20 febbraio la presentazione del libro “In azione contro il Covid – Storie di cura e resilienza”
Il volume sarà presentato lunedì 20 febbraio, alle 10, presso la Sala conferenze di Confcooperative Piemonte, in Corso Francia 329, a Torino

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Tags: Evento,   presentazione,   libro

In azione contro il Covid - Storie di cura e resilienza”. Si chiama così il libro scritto a otto mani da Flavio Boraso, direttore generale dell'Asl di Asti dal gennaio 2021, Renato Grimaldi, docente al dipartimento di filosofia e scienze dell'educazione dell'Università degli studi di Torino, Stefano Colombi, cooperatore, insegnante alla scuola primaria di Collegno e docente al corso di laurea in educazione professionale all'Università degli studi di Torino, e Maria Adelaide Gallina, professoressa associata in sociologia presso il dipartimento di filosofia e scienze dell'educazione dell'Università degli studi di Torino, edito da Franco Angeli.

Il volume che si focalizza sui racconti di uomini e di donne - medici, infermieri, operatori, sacerdoti - che, con empatia e resilienza, hanno curato e sono stati il più vicino possibile ai cittadini sarà presentato lunedì 20 febbraio, alle 10, presso la Sala conferenze di Confcooperative Piemonte, in corso Francia 329, a Torino. Durante la presentazione interverranno, accanto a istituzione ed esperti, anche Giovanni Gallo, Presidente di Confcooperative Piemonte Nord, e Irene Bongiovanni, Presidente nazionale e regionale di Confcooperative Cultura Turismo Sport.

Il volume analizza le trasformazioni che stanno contrassegnando il nostro presente come momento storico di estrema gravità, carico di sfide esistenziali, nonché politiche e sociali, le quali devono condurre a un umanesimo rigenerato. Il filo conduttore è un approccio sistemico, che intende restituire una visione complessiva dei fenomeni a cui la società-mondo ha dovuto far fronte simultaneamente.

«Nonostante la comune aspettativa di un graduale ritorno alla cosiddetta “normalità” - affermano gli autori - non possiamo dimenticare la tragedia che ha attraversato ogni ambito del nostro tempo. Per questo è di vitale importanza lasciare memoria di racconti, storie, situazioni che hanno caratterizzato gli anni di pandemia. Da quando il Covid-19 è entrato a far parte delle nostre vite, non esiste riflessione, pensiero o messaggio che non sia ricondotto alla pandemia. Questo virus ha ormai cambiato la nostra quotidianità, il modo di rapportarci alla vita e anche il modo di parlare e comunicare: epidemia, pandemia, paziente zero, quarantena, tampone, lockdown, mascherine, immunità di gregge, soggetto asintomatico, etc. sono alcune delle parole ormai assorbite dal vocabolario. Del resto abbiamo vissuto un momento eccezionale in quanto improvvisamente ci siamo trovati a dover modificare e ristrutturare numerose dimensioni della nostra esistenza».

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