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Le BCC verso una normativa più snella in sinergia con l’Unione Europea

Le BCC verso una normativa più snella in sinergia con l’Unione Europea

Le istanze della Federazione piemontese delle BCC si fanno strada nelle istituzioni europee: un primo passo verso la revisione della normativa europea

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Un passo importante è stato fatto nella direzione di una maggiore adeguatezza della normativa applicata alle Banche di Credito Cooperativo. L’Unione Europea, infatti, sta finalmente lavorando alla creazione di una regolamentazione più snella e adatta alle esigenze del mondo del credito cooperativo, oggi accomunato alle grandi banche sistemiche.

Il 20 giugno 2022 la Federazione piemontese delle BCC aveva portato le proprie richieste al Consiglio regionale del Piemonte, con l’auspicio di poter raggiungere un adeguamento concreto delle misure.

A inizio 2023 sono arrivati i primi importanti risultati. Da un lato, il Presidente della Conferenza delle Regioni italiane ha trasferito le istanze del credito cooperativo italiano al Comitato europeo delle Regioni; dall’altro , il 24 gennaio, la commissione ECON del Parlamento europeo ha approvato un emendamento alla Direttiva sull’accesso all’attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi (cosiddetta CRD) che costituisce un primo, fondamentale passaggio in vista della decisiva fase del “Trilogo” in cui il negoziato proseguirà tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea.

Le BCC rappresentano un punto di riferimento importante per le famiglie e le imprese del territorio, e si caratterizzano per un radicamento all’interno della comunità in cui operano: ad avere la sede legale in Piemonte sono 8, con 191 sportelli presenti in 119 Comuni, e in 25 di questi sono l’unica presenza bancaria. È quindi fondamentale semplificare la normativa in modo che le BCC possano continuare a svolgere il proprio ruolo restando vicine al territorio.

Sergio Marro e Tino Cornaglia, rispettivamente presidente e vicepresidente della Federazione delle BCC di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, hanno commentato: “La Federazione ringrazia il Consiglio regionale e la Giunta perché, dopo aver ascoltato le istanze del credito cooperativo piemontese, le hanno portate all’attenzione della Conferenza delle Regioni che, a sua volta, ha sensibilizzato il Comitato europeo delle Regioni. Questo risultato è il frutto della perfetta collaborazione tra istituzioni e del gioco di squadra che deve essere portato avanti a tutti i livelli per difendere il modello bancario cooperativo italiano. La partita comunque non è chiusa: ora inizia il negoziato vero e proprio tra le istituzioni europee”.

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