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Il Gruppo Arco ha aperto un’aula studio per studenti universitari

Il Gruppo Arco ha aperto un’aula studio per studenti universitari

Uno spazio di studio per rispondere alle esigenze della popolazione universitaria e un luogo di scambio per creare una relazione tra i giovani studenti e il mondo cooperativo

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Tags: Gruppo Arco,   Federsolidarietà,   Progetti

La circoscrizione 3 di Torino, che comprende i quartieri Cenisia, San Paolo e Pozzo Strada, da febbraio dispone di una nuova aula studio da 44 posti, in via Capriolo 18: è stata la cooperativa sociale Gruppo Arco, aderente a Confcooperative Federsolidarietà Piemonte, a provare a dare un'ulteriore risposta alle esigenze degli studenti universitari, anche grazie all'importante contributo di Fondazione CRT, sostenitrice del progetto nell’anno 2019.

L'iniziativa, nata prima della pandemia e proprio per tale motivo arrestata, ha visto la sua piena realizzazione, coincidente con l’apertura al pubblico, solo a febbraio 2023: fino a quel momento, infatti, l’aula era aperta soltanto agli ospiti della Casa Oasi, l’ostello in cui la cooperativa accoglie studenti provenienti da Paesi extra UE.

Il progetto è nato da due esigenze differenti: da un lato quella del territorio circostante, sempre più frequentato e abitato da studenti universitari; dall’altro la volontà della cooperativa di aprirsi all’esterno. Sara Bin, responsabile dell’Ufficio Progetti della cooperativa sociale Gruppo Arco, racconta: “il nostro desiderio è instaurare una connessione tra il mondo cooperativo e quello esterno, per creare una rete di opportunità e di vicinanza tra le persone. Molti giovani, inoltre, studiano materie che ben si legano all’esperienza sociale della cooperativa: da questo punto di vista l’aula studio può essere un filo di collegamento tra la nostra realtà e i giovani che possono volere diventarne parte attiva”.

L’aula studio di via Capriolo vuole quindi porsi sia come sostegno pratico alla vita quotidiana degli studenti sia come luogo di incontro e di scambio per contrastare la loro solitudine, soprattutto dopo la pandemia. Gli studenti, in particolare coloro che provengono da altre città o Paesi, rappresentano un gruppo spesso dimenticato nelle sue esigenze più profonde. “Vogliamo impegnarci per arginare il senso di abbandono e di solitudine che spesso li accompagna” continua Sara Bin, “I ragazzi reclamano il diritto di essere ascoltati e accolti in una maniera domestica, che abbia a cuore le loro difficoltà. Questo vale ancora di più per gli studenti stranieri che accogliamo, che hanno bisogno di accompagnamento linguistico e culturale per sentirsi parte attiva della società; questo è il senso dell’aula studio: creare aggregazione partendo dalla conoscenza, la prima tappa imprescindibile verso l’integrazione”.

Sempre nella prospettiva di costruire un luogo di incontro, Gruppo Arco ha avviato un’esposizione artistica con opere e installazioni di artisti e appassionati d’arte del territorio, offrendo loro uno spazio libero e gratuito dove potersi mostrare e condividere con la collettività le proprie creazioni. Costruire un ponte – un arco – tra la popolazione studentesca e i luoghi del sociale può essere impegnativo, ma è una strategia efficace se si vuole sensibilizzare le nuove generazioni a tematiche sempre più presenti nella vita di ogni giorno: perché, in definitiva, inclusione e scambio rappresentano la via maestra per la costruzione di una società più solidale, equa e armoniosa.

Per prenotare il proprio posto contattare il punto accoglienza al numero 0113835245.

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