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A Torino l’avvio del Master “Green & Sustainability Manager”

A Torino l’avvio del Master “Green & Sustainability Manager”

Un progetto attivato dal Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino in collaborazione con Confcooperative Piemonte e gestito dal  COREP, per fare rete con i giovani e con le imprese del territorio

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Tags: Piemonte,   Master,   Green

Giovedì 30 marzo si è inaugurato l’avvio del  Master “Green & Sustainability Manager”, nato da una collaborazione tra Università degli Studi di Torino - Dipartimento di Management, Confcooperative Piemonte, e COREP (Consorzio per la Ricerca e l'Educazione Permanente). Obiettivo comune è formare i manager del futuro, capaci di guidare la transizione ecologica delle imprese ricorrendo a competenze trasversali, dall’economia alla legislazione al design thinking.

Rivolto a giovani laureati con età inferiore ai 30 anni al momento dell’assunzione, è un Master Universitario di I livello in Alto Apprendistato della durata di due anni: accanto alle lezioni formative si prevede cioè l’assunzione in apprendistato presso una delle imprese aderenti al progetto, fin dal suo inizio. Gli studenti lavoratori avranno quindi la possibilità di mettere in pratica fin da subito ciò che apprenderanno durante le ore di formazione, contribuendo alla crescita non solo personale, ma anche aziendale.

Confcooperative Piemonte, ente promotore del Master, interverrà nel percorso formativo con alcune docenze provenienti dal mondo cooperativo. Infatti, come ha dichiarato Tino Cornaglia, Presidente di Confcooperative Piemonte, “questo Master si inserisce pienamente nelle linee del piano strategico di Confcooperative Piemonte. Un piano che sottolinea la necessità di tessere un rapporto proficuo e costante sia con l’Università sia con le imprese: grazie a questo Master in alta formazione, Confcooperative Piemonte rappresenta infatti un ponte tra i giovani e le aziende, contribuendo al contempo all’occupazione lavorativa giovanile e alla formazione di uno spirito innovativo e creativo delle aziende piemontesi aderenti.

Ma l’interesse di Confcooperative Piemonte al tema della sostenibilità non si ferma al Master: diversi sono i progetti volti a promuovere una cultura dell’ecologia, tanto che recentemente nella sua sede torinese si è tenuto un seminario di approfondimento sull’impatto dei criteri ESG sull’accesso al credito. Quello della sostenibilità è infatti un tema ampio e trasversale, che tocca non solo l’aspetto ambientale, ma anche quello sociale, e che per questo si integra bene nella cultura cooperativa. Irene Bongiovanni, Vicepresidente di Confcooperative Piemonte con delega alla Commissione Riconversione Green, ha commentato: “l’adesione di oltre 180 studenti e studentesse al Master indica la spiccata sensibilità delle nuove generazioni nei confronti della sostenibilità e dell’ecologia. Il ruolo di Confcooperative Piemonte nella realizzazione di questo Master è prezioso, perché la cooperazione è un modello d’impresa che vuole essere sempre più sostenibile, a livello sociale e ambientale. Non può esistere un’ecologia senza una nuova economia: da questo punto di vista, il connubio tra il mondo cooperativo e la formazione di giovani menti nel campo della sostenibilità è una sintesi davvero significativa”.

Questo percorso di specializzazione è quindi nato dal dialogo e dalla collaborazione tra il mondo cooperativo e quello generalmente inteso come “profit”: una fiducia reciproca giustificata dall’obiettivo di rispondere in modo congiunto alle nuove esigenze legate alle più recenti problematiche di carattere ambientale, sociale, giuridico e culturale. Riccardo Beltramo, direttore del Master e professore ordinario di Ecologia industriale, ha commentato: “Il Master ha voluto rappresentare una risposta ai bisogni delle aziende, che ormai necessitano di nuove figure professionali in grado di guidarle nella gestione sostenibile delle risorse, non solo finanziarie. Si tratta di un passaggio che dovrà affrontare qualsiasi tipo d’impresa nei prossimi anni, dal mondo industriale a quello cooperativo, perché ciascuna lascia, anche se in misura diversa, un impatto ambientale. Siamo orgogliosi di poter quindi rappresentare un bacino ricco di nuovi talenti per le imprese del territorio”.

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