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Cooperazione e Nuovo Codice degli Appalti, un nuovo percorso per il Piemonte

Cooperazione e Nuovo Codice degli Appalti, un nuovo percorso per il Piemonte

Il Nuovo Codice degli Appalti impegna sia l’amministrazione pubblica che il mondo delle imprese a conoscerlo nel dettaglio, approfondendo i nuovi aspetti, per far sì che sia uno strumento sempre più efficace ed efficiente nella dinamica gestionale pubblico-privato.   

L'incontro del 5 ottobre, il primo di una serie di momenti di studio e confronto, nasce dalla necessità emersa da parte delle federazioni di Confcooperative Piemonte di affrontare con le istituzioni, a partire dalla Regione Piemonte, opportunità e sfide di questo nuovo codice.

Categorie: Primo PianoImmagini Di Rappresentanza

Tags: Federsolidarietà,   Cultura Turismo Sport,   Lavoro e Servizi,   contrattualistica

Un incontro con l’obiettivo di conoscere e innovare, quello tenutosi oggi alla Casa della Cooperazione di Torino dal titolo “Cooperazione e Nuovo Codice degli Appalti”. Interventi di livello tecnico e professionale hanno permesso di mettere a fuoco obiettivi e criticità nell’applicazione del Codice, di fronte a una platea di consiglieri delle federazioni maggiormente coinvolte.

L’incontro è stato aperto dai saluti di Tino Cornaglia, Presidente Confcooperative Piemonte, che ha fatto da padrone di casa e da primo fulcro di domande e di spunti per la discussione, da subito efficace e profonda sul tema del nuovo codice. L’introduzione è stata affidata poi a Irene Bongiovanni, Presidente Confcooperative Cultura Turismo Sport, Giovanni Di Nunno, Presidente Confcooperative Lavoro e Servizi Piemonte e Enrico Pesce, Presidente Confcooperative Federsolidarietà Piemonte.

Bongiovanni ha sottolineato che con “la formazione e la mappatura delle buone pratiche, insieme alla Regione Piemonte possiamo incidere sullo sviluppo di modelli virtuosi di applicazione e conoscenza della biodiversità normativa in materia. La cooperazione è già un grande laboratorio in questo senso".

Di Nunno ha poi spiegato che "siamo di fronte a una possibile rivoluzione del paradigma in materia di appalti- Il nuovo codice ci mette in condizione di trovare soluzioni adeguate per quello che vogliamo fare e noi abbiamo un compito di diffondere una cultura positiva, di fiducia."

Pesce ha portato l’attenzione sui giovani cooperatori che "ci hanno detto chiaramente: se si prosegue su questa strada, sul tema appalti, fra qualche anno non ci sarà più nessuno che vorrà fare questo lavoro. Il sistema necessita di scrollarsi di dosso il vincolo unico dell’offerta più vantaggiosa".

È stato poi il turno di Andrea Tronzano, Assessore al Bilancio e alla Cooperazione della Regione Piemonte che ha spiegato come "i punti sono ascolto e fiducia. Il rapporto fra istituzioni e mondo della cooperazione e la collaborazione che portiamo avanti da tempo, senza pregiudizi, ci permettono di lavorare per il futuro con grande fiducia. Qui sono rappresentate imprese con grandi capacità e come Regione Piemonte crediamo moltissimo nella collaborazione pubblico-privato".

Grande partecipazione e numerose le domande che hanno scandito il passaggio fra un intervento e l’altro e che hanno trovato la giusta soluzione negli interventi degli esperti Avv. Massimiliano Brugnoletti e Avv. Luigi Gili, che si sono addentrati nelle dinamiche più intricate e nei dettagli più complessi del nuovo Codice degli Appalti, aprendo a scenari, a interrogativi, soprattutto di natura amministrativa, e a possibili soluzioni che la cooperazione ha l’occasione di avanzare.

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