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Panoramica sul 2023. La cooperazione agricola piemontese

Panoramica sul 2023. La cooperazione agricola piemontese

L’intervista a Roberto Morello, Presidente di Confcooperative Fedagripesca Piemonte

Categorie: Primo PianoLe NotizieDalle Federazioni

Tags: Fedagripesca,   2023

Aumento dei costi produttivi e avversità climatiche: questo è ciò che sembra aver caratterizzato maggiormente l’andamento dei comparti agricoli e delle nostre imprese cooperative piemontesi nel 2023. Facendo un bilancio e tirando le somme – anche se con un po’ di anticipo rispetto alla fine dell’anno – si può notare quanto l’anno ancora in corso sia stato particolarmente difficile, a causa dei costi di produzione e di un clima avverso sempre più frequente.

A causa della pandemia prima e della guerra in Ucraina dopo, tutti noi, in qualità di consumatori, abbiamo dovuto fare i conti con un aumento significativo dei costi che ha riguardato ogni aspetto delle nostre vite, dall'energia ai beni di consumo. L’inflazione e i prezzi sempre più alti continuano a gravare sulle spalle delle famiglie, che stanno trovando sempre più difficile permettersi tutto ciò di cui hanno bisogno.

Il problema però si estende oltre il contesto familiare, perché si riflette anche sui costi che gli imprenditori agricoli devono sostenere e, di conseguenza, sul prezzo finale dei prodotti. Questa situazione è sotto gli occhi di tutti e sta avendo effetti rilevanti su tutti i comparti delle filiere agricole: l’impennarsi dei prezzi, il caro vita e l’identità economica sono tutti temi che, non a caso, stanno diventando ormai centrali nel dibattito pubblico.

Oltre a questo, la maggior parte dei settori agricoli ha dovuto fare i conti con un clima avverso soprattutto nei primi mesi dell’anno, in particolare con le abbondanti piogge tra aprile e maggio, che hanno influenzato il ciclo delle colture. Le forti piogge hanno colpito duramente soprattutto i piccoli frutti, che sono tra i primi ad arrivare sulle tavole dei consumatori, ma i danni hanno coinvolto anche la corilicoltura: sebbene in crescita anche grazie agli accordi interprofessionali siglati con multinazionali del territorio, la produzione delle nocciole quest’anno sta affrontando grandi sfide a causa sia dei prezzi sia delle condizioni climatiche avverse, come le grandinate.

I cambiamenti climatici mettono in difficoltà anche il comparto vitivinicolo. Questo 2023 sta portando con sé una vendemmia molto difficile: la produzione è scarna, con una previsione di calo importante rispetto all'anno scorso. Nonostante il duro colpo alla quantità, la qualità sembra promettente, con alcune produzioni di livello eccellente.

Si tratta di ostacoli che vengono posti anche a settori normalmente poco considerati dall’opinione pubblica: penso all’apicoltura, che si trova a fronteggiare da un lato l'invasione di prodotti esteri e, dall’altro, i cambiamenti climatici che influenzano negativamente la produzione di miele. Questo si traduce inevitabilmente in una riduzione dei quantitativi di miele e in un aumento dei costi, una situazione che va affrontata con attenzione.

Anche la zootecnia sta affrontando alcune difficoltà: soprattutto il settore della razza piemontese – che si distingue dalla carne bovina e da altre carni – attualmente è impegnato in sfide sia di organizzazione commerciale sia di promozione e previsione delle produzioni.

Una riflessione specifica merita il settore lattiero-caseario, che nel 2022 ha registrato prezzi molto alti e scarse importazioni. Nell’anno che si sta concludendo abbiamo invece assistito a un aumento delle importazioni dai paesi del Nord Europa, a causa degli effetti della guerra, che ha alterato i flussi commerciali. La crescita delle importazioni ha quindi determinato una significativa diminuzione dei prezzi in Italia negli ultimi mesi: da questo punto di vista, sarà interessante valutare il bilancio del settore lattiero-caseario alla fine dell'anno.

In conclusione potremmo dire che l'agricoltura è la sentinella di come sta evolvendo il mondo, e purtroppo di anno in anno la situazione non sembra migliorare. Una possibile risposta da parte del settore agricolo è quella della cooperazione che, come dimostra il suo posizionamento sul mercato, tende a resistere bene ai contraccolpi sociali ed economici. Da sempre vocate alla qualità, le cooperative agricole anche agli occhi dei consumatori rappresentano il connubio tra produzione di alto livello e prezzi adeguati, il che, visti i tempi, è un dato decisamente importante.

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