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Dalla contrattazione collettiva al salario minimo. Il lavoro al centro del Consiglio Regionale di Confcooperative Piemonte

Dalla contrattazione collettiva al salario minimo. Il lavoro al centro del Consiglio Regionale di Confcooperative Piemonte

In occasione del Consiglio Regionale di Confcooperative Piemonte, un importante confronto con i vari comparti

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Tags: Consiglio regionale,   Piemonte

Si è tenuto giovedì 19 ottobre, presso la Casa della Cooperazione a Torino, il Consiglio Regionale di Confcooperative Piemonte. Tra i temi all’ordine del giorno, il Consiglio ha offerto l’occasione per trattare le materie del salario minimo e dei contratti di lavoro, un importante approfondimenti alla luce dei tavoli aperti dall’associazione su questi temi.

Alla presenza dei Consiglieri e dei rappresentanti delle diverse federazioni, si è potuta ascoltare la testimonianza dei vari settori della cooperazione piemontese sull’andamento del 2023 e sul ruolo che la rappresentanza deve avere in un periodo storico ricco di sfide e criticità come quello attuale.

Tino Cornaglia, Presidente di Confcooperative Piemonte, ha introdotto il tema centrale della giornata: “La cooperazione piemontese ha dimostrato negli anni la capacità di rispondere ai bisogni reali della società. Nonostante l’inflazione e la crisi energetica, le cooperative piemontesi continuano a creare lavoro e rispondere alla domanda di beni e servizi. Ma per continuare a svolgere questo ruolo, le nostre imprese e i nostri lavoratori devono avere le condizioni per operare con soddisfazione. Il momento che stiamo vivendo non è facile, inutile nasconderlo. Le famiglie e i più giovani faticano a progettare un futuro a causa di condizioni economiche difficili e di una retribuzione spesso non adeguata. Noi crediamo nell’importanza di un salario giusto e stiamo lavorando affinché vengano garantite condizioni adeguate e sostenibili, in primis, alle imprese cooperative. Perché se l’impresa non ha la possibilità di sostenere il costo del lavoro, diventa impossibile garantire il giusto riconoscimento ai dipendenti. Le sfide sono molte, ma anche questa volta riusciremo a raggiungere l’obiettivo”.

All’incontro ha preso parte anche la dott.ssa Sabina Valentini, Capo del Servizio Sindacale Giuslavoristico di Confcooperative Nazionale, per aggiornare il Consiglio rispetto al lavoro di Confcooperative portato avanti su due temi tra loro collegati: le proposte relative all’introduzione di un salario minimo e le numerose trattative per i rinnovi dei vari contratti collettivi nazionali. . L’intervento ha permesso di far emergere tutti gli aspetti collegati alle questioni giuslavoristiche che, in quanto tali, difficilmente si prestano a essere risolte con interventi legislativi. Dall’altro lato, invece, è emerso  il ruolo dei CCNL e della contrattazione come  base indispensabile per tracciare un percorso di riforma nella situazione lavorativa, garantendo che tutte le parti coinvolte abbiano voce sulle decisioni.

In tal senso, è indispensabile una stretta collaborazione tra Stato, imprese, associazioni datoriali e sindacato. I numerosi interventi dei consiglieri hanno sottolineato l’attualità e il forte interesse trasversale a tutta la cooperazione.

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