leNOTIZIE

Valorizzare il lavoro sociale, sostenere le imprese, rafforzare le risposte ai cittadini

Valorizzare il lavoro sociale, sostenere le imprese, rafforzare le risposte ai cittadini

Confcooperative apprezza la nuova proposta della Regione  Piemonte “Patto per il Welfare Innovativo e Sostenibile”

Categorie: Primo PianoImmagini Di RappresentanzaLe Notizie

Tags: Piemonte,   Rappresentanza

Presentato oggi, venerdì 5 aprile, presso la Casa della Cooperazione a Torino nel corso del Consiglio Regionale di Confcooperative Federsolidarietà e Sanità Piemonte, alle 400 imprese sociali e sanitarie il “Patto per un Welfare Sostenibile e Innovativo”  che è stato sottoscritto nei giorni scorsi  tra la Regione Piemonte e le Associazioni di rappresentanza delle imprese impegnate nella rete regionale dei diversi servizi di welfare.

All’incontro, al quale ha preso parte il Direttore della Direzione Welfare della Regione Livio Tesio, si sono alternati gli interventi dei Presidenti delle due federazioni e delle Unioni Territoriali di Confcooperative per illustrare gli elementi salienti del Patto.

“E’ importante per noi dialogare costantemente con le imprese come avvenuto oggi – ha affermato Tino Cornaglia, Presidente di Confcooperative Piemonte, recentemente rieletto alla guida dell’associazione – soprattutto perché le nostre cooperative vivono il territorio, lo conoscono, stanno a fianco di chi fa più fatica e allo stesso tempo generano opportunità di inclusione e lavoro, elementi che riteniamo fondamentali e coerenti con il mandato richiamato dall’art. 45 della Costituzione che  riconosce la funzione sociale della cooperazione.”

“Il documento che abbiamo illustrato alle nostre associate – ha sottolineato Enrico Pesce, Presidente di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte – è il segno di un cambio di approccio che abbiamo registrato nell’ultimo anno da parte della Regione Piemonte che con gli impegni che ha dichiarato nel testo ha compreso la necessità di rafforzare, valorizzandolo, il lavoro sociale che ogni giorno i soci lavoratori delle nostre  imprese svolgono a favore della collettività . Siamo tuttavia consapevoli che il  percorso che si avvia con questo patto è solo l’inizio.  Risultano infatti esclusi dall’aggiornamento delle tariffe, in questo momento, i servizi socio assistenziali, socio educativi ed educativi che gli enti locali affidano attraverso gare d’appalto. Per questo abbiamo già avviato interlocuzioni sia nazionali che regionali con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e con i Ministeri competenti e la prossima settimana avvieremo come Centrali Cooperative il tavolo di lavoro con le Organizzazioni Sindacali per costituire l’Osservatorio sugli appalti, come previsto dal nuovo CCNL Cooperative Sociali, finalizzato a contrastare la pubblicazione con base d’asta al di sotto del costo del lavoro previsto dalle tabelle appena sottoscritte e consegnate al Ministero del Lavoro.”

“Per ora – prosegue Maurizio Serpentino, Vice presidente di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte che ha seguito tutte le fasi della definizione del Patto – si parte da qui, da due elementi fondamentali: quello economico che in tre anni aggiornerà al rialzo le tariffe di un 10% e quello normativo rappresentato dalla costituzione di tavoli di lavoro congiunti tra le parti per completare la definizione delle tariffe dei diversi servizi e rivederne i modelli organizzativi. Non sempre in passato analoghi gruppi di lavoro hanno concluso il loro mandato. Questa volta siamo cautamente ottimisti: è infatti un’occasione unica sia per omogenizzare a livello regionale le tariffe stesse, sia per valorizzazione le diverse tipologie di professione prevista dei requisiti gestionali, provando così a limitare, nella definizione degli appalti, le distorsioni nella costruzione della base d’asta”.

“Il Patto – evidenzia Mario Sacco, Presidente di Confcooperative Piemonte Sud e Sanità Piemonte – è il frutto di un costante dialogo istituzionale tra le parti, maturato a seguito diversi incontri congiunti tra le diverse Associazioni di rappresentanza, impegnate nei diversi servizi di welfare e gli Assessorati alla Sanità e Welfare, grazie al coordinamento del Presidente della Regione. Un dialogo concreto, con l’unico obiettivo di impostare il confronto partendo dalla consapevolezza che la qualità dei servizi è sinonimo di valorizzazione corretta delle professionalità, non solo da parte delle imprese, ma in primis da parte di chi affida il servizio. Ora aspettiamo la messa a terra di quanto concordato nella relativa delibera regionale per vedere concretizzati gli impegni dichiarati”.

“La scelta responsabile di chi ha voluto con questo rinnovo contrattuale privilegiare il capitale umano,  su cui si basa il sistema di welfare che sta permettendo a questo paese di far fronte a crisi altrimenti insormontabili, non può prescindere da un sempre maggiore riconoscimento del valore del lavoro delle cooperative e nelle cooperative. – conclude Irene Bongiovanni, Presidente di Confcooperative Piemonte Nord. Privato sociale e Pubblico sono i due pilastri su cui fondare il welfare moderno. Siamo chiamati a svestirci dei ruoli istituzionali tradizionali e, nel riconoscimento reciproco, accettare la sfida di costruire insieme le risposte ai bisogni di domani”.

Il tuo nome
Il tuo indirizzo e-mail
Oggetto
Inserisci il tuo messaggio ...
x