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Ripartire dalla cultura

Ripartire dalla cultura

Il presidente di Federcultura Andrea Ferraris alla Regione: bene gli Stati Generali della Cultura, ora continuiamo a lavorare insieme per la  nuova normativa regionale

Categorie: Dalle Federazioni

Tags: Federcultura,   Cultura,   Stati Generali della Cultura,   Antonella Parigi,   Andrea Ferraris

Si sono conclusi la scorsa settimana al teatro Carignano di Torino gli Stati Generali della Cultura promossi dalla Regione Piemonte, con la partecipazione di molti enti che, a vario titolo, si occupano di cultura nella nostra regione. Secondo Federcultura Piemonte, che ha partecipato attivamente ai tavoli di lavoro in tutte le tappe regionali, si è trattato di un momento importante di confronto. Il presidente Andrea Ferraris ha espresso soddisfazione per l’iniziativa della Regione, a cui chiede di procedere nella direzione indicata dagli Stati Generali, mettendo mano alla legislazione regionale di riferimento, ormai datata e spesso anacronistica. “Federcultura ha da tempo avviato un’interlocuzione serrata con l’assessorato regionale - ha affermato Ferraris – che ci ha consentito di rappresentare gli interessi delle associate, ottenendo, ad esempio, l’inserimento esplicito delle imprese cooperative tra i beneficiari della legge regionale di settore n. 58/78. Ora si tratta di fare un passo in più, mettendo mano alla legislazione di riferimento. Diamo piena disponibilità all’assessore Antonella Parigi e alla direttrice Paola Casagrande per collaborare in questa direzione e chiediamo che la nuova normativa, sia pure in un periodo di evidente scarsità delle risorse, possa agevolare e promuovere lo sviluppo delle imprese culturali, valorizzando l’apporto offerto da coloro che, come le cooperative, operano sul territorio, creano occupazione, ricadute economiche e sociali evidenti, ed erogano servizi qualificati”. Secondo il presidente Ferraris il ruolo della cooperazione culturale ha una valenza anche intersettoriale, specie in questo momento di crisi generale dell’economia e, insieme, dell’etica: “Cultura è per noi anzitutto riscoperta del significato che sottende ogni azione civile. E’ produzione e diffusione di contenuti che muovono l’impegno civile e sono in grado di fare emergere, in ogni comparto, il valore di un popolo e la sua storia. La cooperazione è in questo senso strutturalmente chiamata a farsi interprete delle esigenze della società civile, coniugandole in percorsi economici e di significato culturale”. Luca Dal Pozzolo, direttore dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, ha ben espresso questi contenuti intervenendo alle conclusioni degli Stati Generali: “Non dobbiamo più fare solo progetti culturali, ma progetti a guida culturale, in grado cioè di guidare e rappresentare reti intersettoriali”. Si è inoltre soffermato sul ruolo importante, ma ancora da definire, dell’impresa culturale, citando come esempio da valorizzare proprio le imprese cooperative.

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