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“Continuiamo a lavorare per costruire una presenza forte e progettualità intersettoriali”

“Continuiamo a lavorare per costruire una presenza forte e progettualità intersettoriali”

Il messaggio del presidente Domenico Paschetta all'ultimo Consiglio regionale dell'anno

 

 

 

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Tags: Domenico Paschetta,   Confcooperative Piemonte

“Continuiamo a lavorare per costruire una presenza forte, che consenta alle nostre imprese cooperative di varare progetti intersettoriali efficaci” questo il messaggio del presidente di Confcooperative Piemonte Domenico Paschetta nel corso dell’ultimo Consiglio regionale, che si è tenuto la settimana scorsa.

“Quest’anno abbiamo messo mano al riordino territoriale - ha affermato Paschetta – con il quale sono state strutturate due unioni interprovinciali, Confcooperative Piemonte Nord e Confcooperative Asti – Alessandria, a fianco dell’unione provinciale Confcooperative Cuneo. Adesso, coniugando il lavoro delle unioni con quello delle federazioni, abbiamo l’obiettivo di predisporre l’agenda lavori per il prossimo anno”.

Il presidente Paschetta ha inoltre ricordato l’importanza del processo unitario dell’Alleanza, e il fatto che nella nostra regione già ora le tre centrali si confrontano costantemente sugli aspetti tecnici che riguardano le associate.

Sono state poi illustrate le attività in corso, quali la riforma del credito cooperativo, l’analisi degli strumenti regionali di sostegno alle imprese, l’adesione dell’associazione al Polo di Innovazione Agroalimentare Agrifood e le azioni per la tutela delle produzioni corilicole piemontesi.

La riforma delle Banche di Credito Cooperativo non è ancora giunta alla sua completa attuazione e, come ha osservato Tino Cornaglia, presidente BCC Alba, permangono delle difficoltà che rallentano la convergenza verso una soluzione unitaria. Il presidente Paschetta, cogliendo l’occasione dell’intervento del consigliere Cornaglia, ha fatto i migliori auguri per la Banca di Credito Cooperativo di Alba, che da poco ha raggiunto lo storico traguardo di 50.000 soci, consolidando un primato nazionale. Sono state quindi illustrate le linee di orientamento della nuova operatività di FinPiemonte, che avrà corso dopo l’accreditamento da parte della Banca d’Italia. Nel dibattito sono emerse forti perplessità per un percorso che al momento non valorizza la positiva collaborazione degli stakeholder, tra cui le centrali cooperative storiche, che negli anni hanno saputo svolgere un lavoro importante a tutela delle associate, per consentire il loro sviluppo sia pure in un contesto di forte crisi generale.

Per quanto riguarda il settore agricolo, è stata deliberata l’adesione dell’associazione al Polo di Innovazione Agroalimentare Agrifood per meglio rappresentare gli interessi delle associate del comparto e infine il presidente di Fedagri Piemonte Tommaso Mario Abrate ha spiegato l’importanza di tutelare attraverso un’azione giudiziaria il settore corilicolo piemontese, penalizzato da una denominazione della nocciola igp che non indica l’origine, quando, per un assurdo esito burocratico, il nome “Tonda Gentile Langhe” può invece essere usato dai produttori di altri territori italiani e di altre nazioni. Sono inoltre intervenuti nel dibattito il presidente di Federcultura Andrea Ferraris, che ha illustrato gli esiti degli Stati Generali della Cultura con riferimento alle aspettative delle cooperative piemontesi del comparto, e il presidente di Federsolidarietà Piemonte Guido Geninatti con alcuni aggiornamenti sul settore.

 

 

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