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Il Governo del territorio

Il Governo del territorio

Seminario della Pastorale Sociale e del Lavoro. I fondamenti teologici/prima parte

 

 

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Tags: Regione Piemonte,   ambiente,   Pastorale Sociale e del Lavoro,   suolo

“Accettare il conflitto, risolverlo e trasformarlo in un processo condiviso: il caso del governo del territorio” è il titolo del seminario promosso dall’Ufficio regionale Pastorale Sociale e del Lavoro (PSL) e dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, che si è tenuto recentemente a Torino, presso la Casa della Cooperazione, con il patrocinio di Confcooperative Piemonte e del settimanale cattolico La Voce e il Tempo, con il coordinamento del giornalista Andrea Ciattaglia. 

I lavori sono stati introdotti dai saluti del presidente di Confcooperative Piemonte Domenico Paschetta, che ha ricordato l’impegno dell’associazione contro il consumo di suolo e la piena aderenza dei cooperatori ai temi della salvaguardia del Creato.  

Sono seguiti interventi molto qualificati, che hanno consentito di entrare nel vivo della materia e di approfondire il tema dell’urbanistica in relazione all’enciclica papale Laudato Si’. Don Flavio Luciano, incaricato regionale per l’Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro, ha evidenziato il profondo interesse dell’Ufficio sui temi della città, della ruralità, del governo del territorio, dell’ambiente e della democrazia partecipativa. In particolare si è soffermato sul documento “Abitare le relazioni” predisposto dalla PSL: “In un momento di individualismo accentuato e di povertà relazionale nei vari ambiti del sociale, segnaliamo l’importanza di adoprarsi per riscoprire il senso profondo della comunità, intesa come comunità creata, vivente, e per creare percorsi di inclusione a tutti i livelli”. In questo senso l’enciclica Laudato Si’ è grande fonte di ispirazione e sostegno nel cammino, non una mera enciclica verde o di buone prassi per la custodia della Terra, ma un’enciclica sociale di ampio respiro. Nella stessa direzione l’intervento del teologo Pierpaolo Simonini: “non ci può essere equità in termini ambientali se non c’è nei rapporti umani”. 

Per il teologo lo spazio sacro della città è la città stessa, come luogo di incontro dei fratelli e di Dio, che, nella sua trascendenza, si incarna e abita tra noi. Il sacro procede dunque in una dialettica in cui distruzione e costruzione sono parte di un continuo processo, laddove la distruzione degli idoli è necessaria a riaprire lo spazio al Dio che, biblicamente, non si vede e non si nomina, ma per ciò stesso tutto permea e include. Il sacro secondo Simonini è dunque “fare la giustizia” costruendo inclusività e bene comune. E’ un progetto sociale in continua evoluzione, di cui la città è luogo simbolico e concreto. L’urbanistica è in questo senso scienza antropologica e morale, e progettare implica un processo di accettazione dei conflitti, che inevitabilmente si creano, e il loro pieno superamento, attraverso la gestione non violenta del conflitto stesso. “La sicurezza e la pace profonde stanno nell’ospitare ed essere ospitati all’interno di legami solidali garantiti e governati da istituzioni giuste”. Alla parte teologica sono seguite le relazioni degli urbanisti Mauro Giudice, Fabio Minucci e del sociologo Luca Davico, che hanno, in vario modo, coniugato il tema con contenuti ugualmente di grande interesse. L’assessore regionale Alberto Valmaggia è intervenuto ai lavori, condividendo i contenuti presentati dai relatori e descrivendo il disegno di legge regionale: “Norme per il governo sostenibile del territorio e il contenimento del consumo di suolo”. Su questi temi torneremo prossimamente.

 

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