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Estate, tempo di bilanci e riflessioni per il settore agricolo di Confcooperative

Estate, tempo di bilanci e riflessioni per il settore agricolo di Confcooperative

 

Categorie: Primo PianoLe NotizieDalle Federazioni

Tags: Regione Piemonte,   Fedagri,   cereali,   ortofrutta,   riso,   Agricoltura,   abrate,   zootecnica,   agricoltura sostenibile,   irrigazione a goccia,   olivero,   senatore olivero

La parola a Tommaso Mario Abrate, Presidente di Fedagri Piemonte: "Abbiamo tante eccellenze, dobbiamo essere determinati nel promuovere le nostre primogeniture" 

 "Le notizie dai nostri settori sono sempre tante - spiega Mario Abrate - non ci mancano di certo le riflessioni e i contenuti. Ma andiamo con ordine. I settori zootecnici: sostanziale tenuta dei prezzi in questa stagione con richiesta sostenuta di latte e formaggi mentre è più debole il consumo delle carni rosse. Avremo sicuramente opportunità di tornare tra qualche tempo ad approfondire alcune questioni, diciamo tra qualche settimana. Vedremo infatti a breve gli effetti della nuova etichettatura obbligatoria. Noi abbiamo consorzi che da tempo applicano questa procedura in modo volontario e oggi finalmente si fa un passo significativo per dare valore anche normativo alla tracciabilità degli allevamenti e delle produzioni. Siamo fiduciosi che anche i consumatori sapranno cogliere al meglio le opportunità che derivano dalla maggiore trasparenza e dalla certificazione. Così come alcune importanti aggregazioni e progettualità nel sistema lattiero caseario dovranno consentire nel medio breve significativi ritorni."

Ma i settori di Fedagri sono tanti e differenziati e lo sguardo del Presidente si sposta su uno dei settori più in sofferenza, quello risicolo"Qui purtroppo le difficoltà sono tante. Basti pensare che oggi abbiamo purtroppo raggiunto un record negativo con un valore pari a 20 euro a quintale, rispetto ai 65 di tre anni fa. La produzione non regge e purtroppo sono trascorsi troppi anni in cui il settore non ha fatto nulla per tutelare le produzioni di eccellenza italiane. L'Ente Risi e' una organizzazione che deve capire come essere più funzionale per affrontare le difficoltà attuali. La situazione dei dazi azzerati qualche anno fa dall'Unione Europea sul prodotto d'importazione dal Sud-Est Asiatico, sta generando una vera ecatombe tra i nostri produttori di riso. In queste settimane c'è apprensione e speranza in attesa della convocazione a cura del ViceMinistro Sen. Olivero, di un tavolo al Ministero, ma quali saranno i risultati concreti? La cooperazione purtroppo rappresenta solo il 10% della produzione risicola nazionale: Forse sarebbe opportuna qualche riflessione su un tale dato. Dove la cooperazione è più presente, più pesante, ecco che può esserci una maggiore spinta dal basso, dai territori, dai produttori, in una parola una superiore alternativa ai soggetti "speculativi" sul mercato!"

Ma il riso non è il solo prodotto a rappresentare qualche criticità.  Sono di questi giorni anche le notizie negative sul prezzo delle pesche (sottopagate rispetto ai costi di produzione) e questo offre l'occasione per qualche altra riflessione sul settore ortofrutticolo"E' da sette-otto anni - continua il Presidente Abrate - che ci troviamo in questa stagione a lamentarci per i prezzi delle pesche. Abbiamo una qualità eccellente, siamo leader del settore, la produzione è più di qualità e la richiesta di frutta e verdura, con il caldo, aumenta da parte dei consumatori finali. Insomma tutto dovrebbe funzionare, ma da anni ormai siamo qui a lamentare una crisi irreversibile. Forse varrebbe la pena affrontare, pur dolorosamente, una volta per tutte il problema vero che è a mio parere rappresentato dall'eccesso di offerta. Forse più di tanti tavoli ministeriali, pure utili ed importanti, varrebbe la pena adottate la 'politica della motosega' per sfoltire i troppi pescheti ed adottare, come stanno facendo alcune nostre cooperative, colture alternative magari anche stagionalmente differenziate. La cooperazione ancora una volta sta giocando un ruolo fondamentale operando scelte coraggiose nell'interesse di tutti i soci produttori ma anche dell'intero settore!"

E poi come non parlare del vitivinicolo: "Il settore sta attraversando un discreto momento -  prosegue Mario Abrate - in deciso anticipo la stagione della vendemmia è ormai decollata. Abbiamo da poco sottoscritto un accordo per le rese dell'uva moscato, stabilendo anche una riduzione della produzione ad ettaro. Una scelta coraggiosa che permetterà di valorizzare maggiormente la produzione. La qualità delle produzioni vitivinicole 2017, si prevede sarà ottima: un'annata che entrerá nella storia. Sempre nel vitivinicolo non possiamo sottacere la battaglia vinta al Ministero e all'Unione Nazionale Vini che ci ha consentito l'adozione della dizione "Asti Secco", ferocemente contrastata dai cugini veneti del Prosecco. Nei prossimi mesi dunque, l'atteso "prosit" con le bollicine Brut di Moscato! Doveroso poi in una stagione come l'attuale, un cenno al settore forestale. Il nostro rappresentante piemontese e nazionale, Gianni Tarello, ha recentemente ben evidenziato che in questo periodo di incendi, emerge in modo ancora più chiara l'urgenza di riflettere su una politica nazionale sicuramente di prevenzione ma anche di manutenzione dei territori e dei boschi. Serve anche qui un po' di volontà di agire da parte dei livelli nazionali e regionali per evitare, come in questo anno, di mandare in cenere e fumo migliaia di ettari di preziosi boschi e foreste. Le cooperative forestali sono una presenza concreta ed affidabile, devono diventare un riferimento per il Ministero alle Politiche Agricole e Forestali e per gli Assessorati alla Forestazione, occorre però che maturi finalmente la volontà di agire in questa direzione".

In ultimo, la nostra cooperazione nel settore cereali e mezzi tecnici"Anche qui stiamo vivendo una stagione di grandi innovazioni - ancora Abrate -. I ripetuti richiami verso doverosi risparmi di consumi idrici, legati quest'anno alla grave siccità in corso, hanno trovato terreno fertile nel nostro gruppo di cooperative cerealicole con un progetto studiato, sperimentato e i mesi scorsi "messo in campo" con un impianto di irrigazione a goccia applicato alla coltivazione del mais e con un risparmio d'acqua preventivato pari al 60%! Ancora una volta dunque, le nostre cooperative davanti a tutti!"

In conclusione, Presidente, tante attività, tanti progetti e tante questioni da affrontare per il settore agricolo"Sì, in effetti come accennavo in premessa, non ci mancano i problemi e le difficoltà (non da ultima il grave problema della siccita' di quest'anno con cui ci stiamo confrontando con la Regione Piemonte), ma per fortuna non ci mancano neanche la voglia di risolverli e ogni volta di superare noi stessi. Quindi, tanta carne al fuoco e grandi progettualità anche per la prossima ripresa autunnale della nosta attività di rappresentanza. Voglio però ancora sottolineare come la cooperazione è e dovrà essere sempre di più uno strumento di innovazione autentica nei diversi settori, un motore per tutti i soci, un punto di riferimento vero e concreto per la politica. Le nostre cooperative sono parte integrante dei nostri territori, non delocalizzano, restano vicini ai proprii soci, alle donne e agli uomini che vivono di agroalimentare e per cui rappresentano uno strumento formidabile di reddito sicuramente ma anche di riscatto sul mercato e di sviluppo sociale!"


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