leNOTIZIE

Non c’è innovazione senza bene comune

Non c’è innovazione senza bene comune

La cooperazione culturale crea innovazione mantenendo un forte radicamento alle comunità locali

Categorie: Primo PianoLe NotizieDalle Federazioni

Tags: Federcultura,   Andrea Ferraris,   innovazione,   Cultura Impresa Festival,   La Voce e il Tempo,   beni culturali


Valorizzazione dei beni, tra tradizione e innovazione tecnologica. Processi culturali condivisi nelle comunità locali. Questa la ricetta di Federcultura e delle sue cooperative culturali. Di seguito un articolo in cui il presidente Andrea Ferraris e la cooperazione si raccontano.

Non c’è innovazione senza bene comune

Testata: La Voce e Il Tempo, 15 ottobre 2017
Autore: Lidia Cassetta

Il ruolo dell’innovazione nel rilancio dell’economia della cultura e dei territori ha costituito il tema centrale della tappa piemontese del Cultura Impresa Festival, promosso da Federcultura Confcooperative e ideato dalla cooperativa faentina Cultura Popolare, che ha avuto luogo lo scorso venerdì a Torino.
“Il movimento cooperativo del comparto culturale - spiega il presidente di Federcultura Andrea Ferraris – presenta un forte radicamento nelle comunità locali. Le nostre cooperative occupandosi della valorizzazione del patrimonio, della gestione di musei, biblioteche e residenze, riescono a coinvolgere gli altri attori del territorio e a dare vita a buone prassi, la cui replicabilità costituisce un indubbio valore aggiunto”.
I beni culturali, in quanto beni comuni, attraggono l’interesse di una pluralità di soggetti che, insieme, possono promuovere azioni che generano reti in grado di trattenere valore economico e sociale sul territorio, rafforzando le identità delle comunità locali e la loro apertura sul mondo.
In questa direzione l’innovazione, sociale e tecnologica, gioca chiaramente un ruolo strategico, quando si coniuga in processi che coinvolgono attivamente la società civile.
Ai lavori, introdotti dal presidente regionale di Confcooperative Domenico Paschetta, e ai quali ha partecipato anche la direttrice regionale dell’Assessorato Paola Casagrande, sono intervenuti numerosi imprenditori, cooperativi e non, le cui esperienze sono in questo senso emblematiche.
Matteo Dispenza, della cooperativa culturale Libre, non ha dubbi: “Anche la migliore delle app, se non è sviluppata tenendo conto delle reti locali, e attraverso partnership adeguate, rischia di non essere utilizzata”. Interessante la piattaforma collaborativa sviluppata da Libre con la quale i giovani delle scuole torinesi hanno mappato e catalogato le specie botaniche presenti a Torino. L’azione fa parte del progetto TObee della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo. Il successo dell’iniziativa è imputabile alle alte competenze presenti nella cooperativa e anche molto, come sottolinea Dispenza, alla collaborazione della Fondazione e del mondo della scuola.
La rete di partenirship territoriali, tra i quali in questo caso l’Università degli Studi del Molise, è anche una delle ragioni del successo di Heritage srl, società torinese di giovani molto preparati sull’innovazione, che il 5 dicembre presenterà “Smart cultural heritage 4 all”, progetto innovativo che, tramite un’app, spiega Pietro Tosco di Heritage, consentirà ai non vedenti di accedere alle informazioni del Museo Sannitico di Campobasso, attraverso un percorso tattile e uditivo.
Laura Morgagni, direttrice di Torinowireless, evidenzia l’importanza di una buona preparazione per lavorare in questo comparto: “L’innovazione tecnologica nel settore culturale richiede competenze elevate e complesse, la cui presenza facilita l’acquisizione di risorse economiche per la realizzazione dei progetti”.
I giovani preparati e appassionati sono tanti, e spesso si associano in impresa cooperativa.
Nella gestione dei beni e delle attività culturali e turistiche sono attive in Italia 1.500 imprese cooperative, con 35.000 soci, 15.000 occupati e 1,6 miliardi di fatturato. Sono 722 i luoghi gestiti con 14,5 milioni di visitatori (dati Alleanza Cooperative Italiane Turismo e Beni culturali).

LC




Il tuo nome
Il tuo indirizzo e-mail
Oggetto
Inserisci il tuo messaggio ...
x