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La cooperazione per il contrasto della povertà educativa minorile

La cooperazione per il contrasto della povertà educativa minorile
La cooperativa torinese Giuliano Accomazzi e il progetto Family Hub: mondi per crescere

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Tags: Federsolidarietà,   Torino,   Family Hub,   Giuliano Accomazzi

La recente crisi sanitaria ed economica ha drammaticamente triplicato l’incidenza della povertà assoluta nelle famiglie che hanno almeno un minore nel proprio nucleo: tra il 2005 e il 2014 i bambini colpiti in Italia dalla povertà sono infatti 1 su 10, circa 1 milione. Un tasso di povertà che rappresenta uno dei più importanti indicatori di salute e benessere di una società. Per questo motivo, il mondo cooperativo si è adoperato per ridurre disuguaglianze e creare nuove opportunità, in Italia come in Piemonte, attivando servizi socio-educativi ad hoc.

Nasce da questi presupposti Family Hub: mondi per crescere, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Partito nel marzo 2018, il progetto è rivolto alle famiglie con bambini di fascia 0-6 anni in situazioni di fragilità sociale ed economica, con l’obiettivo di ampliare l’accesso ai servizi per minori e offrire supporto, sostegno e un luogo in cui sentirsi accolti. Il progetto interviene a livello Nazionale, toccando più città Italiane: Torino, Firenze, Roma, Forlì, Potenza e Policoro.

La cooperativa che si occupa del progetto nel territorio torinese è la Giuliano Accomazzi, cooperativa sociale aderente a Confcooperative Federsolidarietà Piemonte, nata a Torino nel 1989. Grazie all’attività dei suoi soci, opera sul territorio per rispondere ai bisogni sociali, educativi ed occupazionali, promuovendo lo sviluppo di una comunità attiva e solidale in stretta connessione con i cittadini, le istituzioni, il privato sociale e le associazioni.

In Family Hub sono tante le attività e le iniziative, tutte ad accesso libero e gratuito. La Cooperativa Giuliano Accomazzi ha pensato al progetto come ad un luogo per bambini e genitori, dove sia possibile realizzare nuove esperienze di gioco, incontrare persone competenti con cui confrontarsi sulla crescita dei bambini e per dialogare con famiglie che stanno vivendo la stessa situazione, il tutto all’interno di uno spazio dedicato. I momenti d’incontro sono suddivisi in fasce d’età, per offrire un servizio su misura.

Lavoriamo molto per ottenere un coinvolgimento totale da parte delle famiglie, rendendole protagoniste attive. Spesso sono proprio i genitori a portare agli incontri le proprie esperienze e a volerle raccontare agli altri partecipanti.”, ha dichiarato Venusia Vitale, Consigliere della Cooperativa Giuliano Accomazzi.

Tra le azioni del Family Hub c’è lo sportello, dove si offre un servizio di sostegno e orientamento per i genitori, informando le famiglie sui servizi presenti sul territorio per i loro bisogni: dall’aiuto nella compilazione di curriculum, all’iscrizione al nido e alla scuola dell’infanzia fino al sostegno alla genitorialità, attivando la risorsa più inerente al bisogno da soddisfare. Polo principale di questi servizi è via San Domenico, proprio la sede della cooperativa torinese.

Parallelamente sono state ideate azioni per la promozione del benessere delle famiglie e dei bambini e attività di out-reach e attività laboratoriali a cura dell’Associazione Amece. Tra le iniziative che hanno ottenuto maggiore partecipazione ci sono le attività di avvicinamento alla cultura, nell’azione denominata “VacciNati con la Cultura”, che prevede visite guidate presso i musei e uscite tematiche per poter allenare lo sguardo dei più piccini alla bellezza della propria Città. All’interno di quest’azione è in partenza il 6 novembre il progetto “I Segreti delle Cose”, 4 incontri dedicati all’importanza intrinseca degli oggetti e alla valorizzazione del gioco non strutturato, condotto dall’educ-attrice Luisa Trompetto.

In questi due anni abbiamo incontrato circa 500 famiglie. Un importante obiettivo raggiunto è la rete che si è venuta a creare tra le famiglie: come le mamme che organizzano passeggiate e si danno una mano al di fuori dei momenti di incontro da noi organizzati.”, ha continuato Venusia Vitale - “Ora però è tempo di rivolgere lo sguardo al futuro. Il rischio che vediamo in questo momento è la solitudine e progetti come il Familyhub possono promuovere sostegno e vicinanza. Abbiamo riaperto le esperienze del centro per bambini e genitori a partire dai primi di ottobre, accogliendo gruppi più piccoli a causa della situazione di emergenza. È evidente che il desiderio di relazione e di incontro sia ad oggi molto forte. Questi momenti di aggregazione uniscono famiglie provenienti da tutto il mondo, questa contaminazione è stimolante per il lavoro di tutti. Lavorare con le reti e le comunità di appartenenza è da sempre un valore per noi cooperatori: è la comunità stessa che si fa educante, attraverso progetti di scambio, di avvicinamento, di sostegno e di confronto.”

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