Rinnovarsi per crescere e migliorare. È questa la filosofia che guida la Latteria Sociale di Cameri, una delle eccellenze piemontesi nell’ambito della produzione casearia. Nata nel 1914 con la produzione di gorgonzola come formaggio di punta, la cooperativa ha saputo evolversi nel tempo, ampliando e ammodernando la propria struttura, senza perdere mai di vista tradizione e artigianalità.
Ed è seguendo questa direzione che di recente è approdata alla Latteria una gustosa novità: la mozzarella. L’introduzione di questo nuovo prodotto nasce dall’idea di utilizzare il latte crudo che solitamente la Latteria vende ad altri produttori. I soci, come racconta il direttore Gianpiero Mellone, erano alla ricerca di qualcosa di nuovo e, trovata l’idea, mancava solo una struttura dove realizzarla: “Il nostro caseificio è fatto solo per la lavorazione degli erborinati. Ci siamo così rivolti a un caseificio artigianale di Novara che già utilizzava il nostro latte e, da circa un mese, abbiamo avviato la produzione.”
La mozzarella è al momento disponibile presso lo spaccio della Latteria Sociale a Cameri e nei piccoli supermercati della cooperativa "Alla Fonte", di cui la Latteria è socia. Anche nella sua capacità di fare rete e, appunto di cooperare, questa realtà dimostra la propria forza.
Ma oltre a guardare al nuovo, la Latteria continua a prendersi cura delle proprie eccellenze: sono stati incrementati i posti forma dedicati alla stagionatura del gorgonzola, che avviene ancora in celle a raffreddamento statico su tavole di abete dove le forme maturano avvolte da fascette in legno. Ambienti moderni ma tecnologia che rispetta la tradizione.
Con una responsabile attenzione all’impatto ambientale e alla riduzione degli sprechi, la Latteria si è dotata di un nuovo impianto fotovoltaico e di un nuovo sistema di raffreddamento per ridurre il consumo di acqua. Naturalmente l’attenzione verso l’ambiente e la natura, non può dimenticare il benessere degli animali che sono all’origine dell’intero sistema produttivo, sottolinea il Presidente Rossino Fiorenzo: “Lavorare sulla qualità significa garantirla fin dalle origini del processo di produzione, per questo il benessere del bestiame è per noi prioritario. Esiste un valore minimo richiesto per la certificazione, e noi a oggi lo superiamo ampiamente. Ma vogliamo fare ancora di più e non accontentarci del livello raggiunto”.