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Innovazione e lavoro di squadra nella Cantina Terre del Barolo

Innovazione e lavoro di squadra nella Cantina Terre del Barolo

A metà luglio una nuova occasione di incontro e formazione per i soci della cooperativa, per un percorso che continua a legare la comunità

Categorie: Primo PianoLe Nostre Storie

Tags: Fedagri,   vino,   Agricoltura,   Terre del Barolo,   Formazione

La Cantina Terre del Barolo, unica cooperativa presente sulla zona di produzione di uno dei vini più famosi al mondo, si dimostra un esempio virtuoso di connubio tra collaborazione e innovazione.

Proprio in quest’ottica venerdì 16 luglio è stato organizzato, nei vigneti della scuola agraria dell'Istituto Umberto I, un incontro di formazione in campo per i soci della cooperativa, dedicato alla corretta distribuzione e irrorazione degli agrofarmaci. Sono state effettuate dimostrazioni con macchine irroratrici di diverse case produttrici e con droni, utilizzati sia per la mappatura dei vigneti, sia per le operazioni di trattamento con agrofarmaci.

La risposta dei viticoltori in termini di partecipazione è stata molto positiva, come racconta Martina Tarditi, agronoma dell’ufficio tecnico della Cantina Terre del Barolo: “Da anni vogliamo garantire ai soci della cooperativa occasioni di incontro e di formazione, durante i quali sia possibile confrontarsi, scambiarsi opinioni e, quindi, migliorarsi. Vogliamo che ogni viticoltore si senta parte della cooperativa come di un gruppo con cui fare lavoro di squadra. Durante i mesi più critici della pandemia le occasioni di socialità si sono ridotte e quindi la voglia di incontrarsi, di uscire dall’isolamento della propria corte e di aggiornarsi è tanta”.

Con 600 ettari di vigneti aderenti, la cooperativa Terre del Barolo, aderente a Confcooperative Fedagripesca Piemonte, gioca un ruolo fondamentale sul territorio verso il quale sente una profonda responsabilità. I viticoltori, infatti, sono parte attiva del contesto in cui operano: salvaguardano il territorio, lo gestiscono e lo promuovono.

È necessario, quindi, che ognuno dei soci abbia la possibilità di inserirsi in un percorso di formazione continua che garantisca una certa qualità del lavoro svolto e di conseguenza del prodotto finale: “Nel mondo agricolo ci sono poche certezze: non operiamo in un sistema produttivo controllato, ma immersi nella natura e, quindi, soggetti a variazioni meteorologiche, al cambiamento climatico. È fondamentale allora essere sempre aggiornati su nuovi studi e innovazioni che riguardano il mondo della vite” racconta Martina Tarditi.

L’incontro di metà luglio si inserisce dunque all’interno di un percorso che parte da lontano. Dopo una serie di incontri realizzati negli anni passati e dedicati alla dimostrazione di macchine per il controllo dell'inerbimento del vigneto al fine di evitare l'impiego di diserbi chimici e al riconoscimento delle principali malattie che affliggono le viti in estate, questa volta il focus scelto è stato quello della qualità dell’irrorazione, anche in un’ottica di riduzione dello spreco e dell’inquinamento del territorio.

"Cantina Terre del Barolo, tramite il suo ufficio agronomico interno e suoi tecnici, fornisce un supporto costante ai viticoltori associati sia durante la campagna agraria in vigneto, sia per le varie pratiche connesse alle Aziende agricole” commenta Paolo Boffa, presidente della cooperativa “Sempre di più ci poniamo l’obiettivo di aggiornare, anche con dimostrazioni pratiche, i viticoltori sulle nuove tecnologie per operare in agricoltura e, in particolare, in viticoltura con occhi d’avanguardia sempre più rivolti alla sostenibilità del proprio lavoro su questo territorio patrimonio dell’umanità”.

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