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Eccellenza e cooperazione sociale. L’esempio del Lab di Andirivieni

Eccellenza e cooperazione sociale. L’esempio del Lab di Andirivieni

L’inaugurazione del punto vendita a Cuorgnè, venerdì 12 novembre, alla presenza di rappresentanti regionali e del territorio, diventa occasione per riflettere sul ruolo delle cooperative sociali di inserimento lavorativo nell’innovazione del settore e nelle nuove opportunità per il mondo della disabilità

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Tags: Federsolidarietà,   Andirivieni,   LAB,   Eccellenza

La bellezza oltre la solidarietà. La consapevolezza oltre l’inserimento lavorativo.

A Cuorgnè è stato inaugurato il nuovo punto vendita dei «Lab» della cooperativa sociale Andirivieni. Si tratta di uno splendido progetto di imprenditoria sociale e di un nuovo capitolo nel percorso degli inserimenti lavorativi a stampo cooperativo.

La funzione che vede la cooperazione sociale di tipo B impegnata nell’inserimento lavorativo è infatti un’esperienza storica consolidata. Le cooperative hanno svolto negli anni e continuano a svolgere un ruolo centrale nella gestione delle politiche attive a favore delle persone disabili.

A questo spirito distintivo la cooperativa Andirivieni ha saputo tuttavia sommare anche la consapevolezza delle potenzialità dei beneficiari coinvolti nel progetto. Nei laboratori occupazionali, dunque, ragazzi con diverse disabilità hanno oggi la possibilità di esprimere le proprie capacità attraverso la manipolazione di diversi tipi di materiale, dando spazio alla loro espressività e realizzando prodotti e manifatture uniche che riempiono il punto vendita di Cuorgnè.

Un’inaugurazione che è figlia di percorso lungo, iniziato nel lontano 2008 in una stanza di una scuola con un laboratorio di argilla. Andirivieni ha saputo diventare nel corso degli anni una risorsa imprescindibile per il territorio. Merito della capacità di unire una comunità intera e della professionalità di educatori e cooperatori, come ricordato da Domenico Galati, presidente della cooperativa: “Abbiamo pensato a questo punto vendita come una boutique, con produzioni di alto livello e che si rivolgono a un pubblico ampio. Dietro al negozio c’è il nostro laboratorio che è il cuore pulsante del progetto, proprio come dietro al prodotto finale c’è una storia che parla di solidarietà e di inserimento lavorativo. Ma non è questa la motivazione che spingerà all’acquisto: sarà la qualità della lavorazione e la bellezza dei prodotti fatti a mano. È questo secondo noi il passaggio a cui siamo chiamati, diventare eccellenza.”

Galati ha proseguito fornendo uno sguardo al futuro: “Si tratta di un punto di partenza per noi. Non ci è più permesso di restare fermi o di accontentarci, perché l’innovazione anche per l’imprenditorialità sociale è fondamentale. Le cooperative come la nostra sono chiamate a una trasformazione importante, da semplici gestori di un servizio, attraverso la leva dei sostegni pubblici e dei posti accreditati, a pionieri di un’evoluzione continua per il settore. Sempre valorizzando le straordinarie abilità dei ragazzi e costruendo reti sul territorio come sappiamo fare.”

Un percorso in cui crede fortemente il presidente di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte, Enrico Pesce: “Siamo di fronte a un esempio virtuoso da seguire. C’è una grande consapevolezza del valore del prodotto realizzato da questi ragazzi, altrimenti non sarebbe stato inaugurato un punto vendita. Seppur siano nate con lo scopo di dare una risposta ai bisogni occupazionali delle persone disabili e in condizioni di svantaggio sociale, le cooperative e le imprese sociali sono oggi non solo in grado di coniugare la produzione con il rispetto della persona, ma anche di promuovere le loro potenzialità. Come dimostrato dall’esperienza di Andirivieni, il binomio a cui tendere è sempre più quello di solidarietà e bellezza, come due facce di una stessa medaglia. Un binomio che, come Confcooperative, proponiamo alla Regione Piemonte come strategia per implementare le politiche per il mondo della disabilità, rispetto alle quali siamo a disposizione come sempre per portare il nostro contributo”

All’inaugurazione del punto vendita, venerdì 12 novembre, presenti anche l’Assessore Regionale, Chiara Caucino, il Consigliere Regionale, Mauro Fava, il Sindaco di Cuorgnè, Giovanna Cresto, e il Sindaco di Bosconero, Paola Forneris.

L’Assessore Caucino ha sottolineato l’importanza di un simile esempio sul territorio: “Sono rimasta sinceramente colpita dal lavoro encomiabile che è stato fatto. Come Regione Piemonte stiamo facendo molto sul tema dell’inclusione e abbiamo avuto occasione di conoscere molte esperienze sul territorio, ma poche volte ci è capitato di trovare tanta bellezza e tanto gusto come nel nuovo punto vendita di Cuorgnè. Si percepisce l’importanza del vissuto che i ragazzi hanno insieme agli operatori e la capacità di Andirivieni di valorizzare il loro lavoro: è proprio questa formula che dobbiamo riuscire a diffondere. Bisogna iniziare a cambiare i destini delle persone a maggior rischio di isolamento ed esclusione sociale attraverso progetti di prossimità e innovazione sociale, coltivando e dando ampio spazio alle loro abilità.”

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