LEnostreSTORIE

A Carmagnola un condominio ristrutturato per l’abitazione sociale

A Carmagnola un condominio ristrutturato per l’abitazione sociale
Sabato 25 febbraio a Carmagnola saranno inaugurati gli otto alloggi recentemente ristrutturati dalla cooperativa Casainsieme Quarta. Un condominio che, con gli strumenti della cooperazione e della comprensione, vuole rispondere alle nuove esigenze delle persone più in difficoltà

Categorie: Primo PianoLe NotizieLe Nostre Storie

Tags: casainsieme,   carmagnola

La cooperativa Casainsieme Quarta, aderente a Confcooperative Habitat Piemonte, ha terminato i lavori di ristrutturazione di otto alloggi pensati per ospitare persone in maggiore difficoltà economica e sociale, usufruendo del bonus 110%. Sabato 25 febbraio alle 10.30 si terrà l’inaugurazione dei nuovi appartamenti a Carmagnola in via Cavour 28.

Un progetto non solo edile, ma soprattutto umano e sociale, orientato da un punto prospettico dai contorni molto netti: la convinzione che le fragilità delle persone vadano sempre accolte e concretamente considerate. Incluse – per usare un termine caro al mondo della cooperazione sociale. Giuseppe Mandarano, presidente della cooperativa e consigliere di Confcooperative Habitat Piemonte, ha commentato: “essendo ormai molte le persone giovani che vivono da sole e gli anziani che preferiscono abitare in un alloggio piccolo piuttosto che in case più grandi, la metratura degli alloggi (tutti bilocali e trilocali) si è adattata a queste nuove esigenze abitative. Ma abbiamo tenuto conto anche delle necessità delle persone disabili: abbiamo infatti abbattuto tutte le barriere architettoniche, installato l’ascensore e modificato le scale interne in modo che chi è in carrozzina possa accedere senza nessuna difficoltà alla propria casa. Il fatto che l’edificio si trovi nel centro di Carmagnola e sia facilmente raggiungibile è un valore aggiunto: dalla piazza principale, una persona disabile può raggiungere il proprio letto senza trovare neanche un ostacolo”. Internamente le dimensioni dei bagni sono pensate per l’utilizzo di una carrozzina, le docce sono a pavimento e le porte scorrevoli. Ma la sostenibilità a cui la ristrutturazione ha posto attenzione non è solo sociale, ma anche ambientale: si è infatti preferito recuperare un vecchio condominio piuttosto che sfruttare altro terreno e, mirando alla massima efficienza energetica, sono stati installati la pompa di calore, l’impianto fotovoltaico, il riscaldamento a pavimento e, all’esterno, le colonnine per la ricarica delle auto elettriche.

L’esperienza dell’abitazione sociale è promossa da anni dalla cooperativa Casainsieme Quarta, che a Carmagnola in passato aveva già costruito alloggi. Eppure si tratta di un modo di vivere i cui esempi sono ancora rari e che rischia di restare cristallizzata nelle parole di convegni e dibattiti; certo, i costi umani ed economici di questo tipo di esperimento non sempre sono facilmente sostenibili, ma le cooperative confidano che, con il tempo e grazie al sostegno delle istituzioni, si possa lentamente creare una cultura concreta della coabitazione sociale. Mandarano commenta: “a volte il rischio è che i soci stessi scelgano la casa non tanto per l’ideale di cooperazione che vi sta dietro, ma più per altre ragioni. Per questo noi vogliamo responsabilizzare i soci per favorire la coesione della comunità abitativa. Infatti, ogni socio che vive nel condominio nel suo piccolo è responsabile dell’edificio e dei rapporti con chi lo abita, ed è chiamato a segnalare le anomalie e i problemi che possono sorgere”.

D’altronde i benefici offerti dal lato della cooperativa sono notevoli, dato che la sua flessibilità e l’accoglienza degli inquilini è davvero a trecentosessanta gradi: il socio assegnatario che sceglie di affittare uno di questi appartamenti, infatti, può decidere di restarvi per tutta la vita oppure di cambiare casa dopo pochi mesi, oltre al fatto che, se decidesse di acquistare (nei condomini che ne prevedono la possibilità), il prezzo sarebbe deciso dalla cooperativa non in autonomia, ma in collaborazione con la Regione, finanziatrice dei lavori di ristrutturazione. “Questo è il valore aggiunto della cooperazione” sottolinea Mandarano. “Offriamo un prodotto a un prezzo molto competitivo e calmierato, perché la cooperativa stessa si fa carico delle persone in difficoltà”. Proprio per questo Casainsieme Quarta cerca di aprire un dialogo con i soci che, durante un periodo pesante, non sono in grado di pagare l’affitto: in quei casi non si verifica uno sfratto, ma insieme si trova una soluzione, a volte anche supportando gli inquilini nella domanda per accedere ai contributi comunali. In fondo, la finalità principale di Casainsieme Quarta e della federazione Habitat è proprio prestare cura e attenzione alle famiglie e alle persone, esercitando sempre l’arte della collaborazione e della comprensione.

Mandarano conclude: “l’inaugurazione di sabato 25 febbraio è per noi un momento importante. È fondamentale che la cooperativa operi sempre in sinergia con l’amministrazione comunale e con la Regione Piemonte, dalla quale siamo in attesa di un nuovo bando di finanziamento di nuove costruzioni per le nuove esigenze abitative. Sia le cooperative sia le istituzioni, anche se in modi diversi, sono un servizio e un punto di riferimento per le persone e il territorio. Per questo ci impegniamo a mantenere un dialogo e una collaborazione costanti, perché unendo le forze possiamo garantire un sostegno migliore”.

Il tuo nome
Il tuo indirizzo e-mail
Oggetto
Inserisci il tuo messaggio ...
x