Il colore del primo varia dal bruno chiaro al bruno quasi nero, con tonalità rossastre. L’aroma è molto intenso e il sapore deciso e persistente con un retrogusto amarognolo.
Il secondo, tipico delle vallate prealpine e del Roero, ha tonalità dorate, dall’ambra chiaro fino a quelle più scure, il suo aroma è sottile, il sapore intenso, fresco, balsamico.
Come avrete capito stiamo parlando di miele, anzi di mieli, il primo di castagno, il secondo di tiglio.
Non mieli qualsiasi, ma quelli prodotti da una nostra cooperativa, la "Piemonte Miele", che, insieme alla Cantina "Produttori Erbaluce di Caluso", ha presentato al Bistrot "Qui da Noi" il meglio delle proprie produzioni nel corso di una serata di degustazione, che fa parte dell’iniziativa di marketing di Fedagri denominata “Piacere Piemonte”.
I piatti, con salumi e formaggi locali, quali il Castelmagno e il Bra duro, preparati dalla cooperativa sociale di ristorazione Meeting Service, sono stati accompagnati da diversi mieli di pregio, oltre al castagno e al tiglio anche la melata di bosco e l’acacia, e annaffiati con dell’ottimo Erbaluce, nella versione classica, ma anche passito e spumante.
Un trionfo di sapori e di accostamenti che ancora una volta ha messo in luce la bontà delle produzioni delle cooperative agroalimentari.
Piemonte Miele, costituita nel 1976, la più grande cooperativa di questo comparto, conta attualmente 440 soci prevalentemente piemontesi, ma ha anche presenze in altre regioni, come Sicilia e Calabria. I soci produttori conferiscono alla cooperativa i mieli tipici del Piemonte (tarassaco, acacia, castagno, rododendro, flora alpina, tiglio, abete, tuttifiori), e poi anche arancio, eucalipto, erica, insomma la gamma completa di tutta la produzione italiana.
La Cantina Produttori di Erbaluce di Caluso è nata nello stesso periodo, nel 1975, e ne fanno parte 160 soci. Attrezzature e tecniche di vinificazione sofisticate permettono di ottenere prodotti finali con un alto livello qualitativo nel rispetto dei parametri contenuti nei disciplinari delle tre tipologie di Erbaluce di Caluso DOCG e del Canavese DOC. La punta di diamante è sicuramente il Caluso Passito, ottenuto con l’appassimento delle uve sui graticci per almeno cinque o sei mesi e con la maturazione in botti di rovere per tre anni almeno. L’Erbaluce di Caluso “Fiordighiaccio” è ottenuto invece con il procedimento della criomacerazione, cioè la macerazione a freddo dell’uva pigiata.
L.C.